Segreti del Tè

Tè bianco cinese; come sono fatti questi aghi d’argento?

Rispetto ad altri tipi di tè, il tè bianco è un’invenzione moderna. Si ritiene che questo tipo di tè, sviluppato nella prefettura di Fuding, nella provincia del Fujian a sud-est della Cina, sia stato prodotto solo negli ultimi duecento anni.

Il tè bianco prende il nome dal pekoe argenteo che cresce sui germogli ancora chiusi di una foglia di tè, e non dal particolare liquore leggero che genera.

Non ci sono per il tè bianco così tante varietà come per il tè verde o oolong, in quanto si tratta di un’invenzione recente.

Lavorazione del tè bianco

Il tè bianco ha generalmente bisogno di una minore lavorazione rispetto ad altri tipi di tè. Dopo la raccolta, il tè bianco viene sottoposto infatti solo a due fasi di lavorazione: appassimento ed essiccazione.

Tradizionalmente, le foglie di tè bianco venivano lasciate direttamente sotto il sole o sotto un baldacchino, in modo da consentire all’aria di passare sopra le foglie per farle appassire e asciugarle.

A differenza della maggior parte dei tè verdi, il tè bianco viene sottoposto a un lungo periodo di appassimento fisico grazie all’aiuto di alcuni trasformatori che consentono alle foglie di appassire per diversi giorni.

In seguito a questa fase di appassimento fisico, che in alcuni casi dura fino a quando il loro contenuto di acqua non scende al di sotto del 10%, i tè bianchi vengono essiccati.

Ogni regione dove il tè bianco viene prodotto utilizza tecniche diverse per l’essiccazione delle foglie.

La maggior parte ha creato tecniche brevettate per posizionare le foglie appassite su una sorta di piattaforma su cui viene soffiata aria estremamente calda. Tali sistemi consentono non solo un’essiccazione accelerata, ma anche uniformità del processo. Molti trasformatori utilizzano sempre più i forni per asciugare le foglie. I forni consentono infatti un’essiccazione più costante e un maggiore controllo sulla velocità di essiccazione delle foglie.

Vari tipi di tè bianco

I tre classici tè bianchi cinesi sono Yinzhen (Silver Needle), Bai Mu Dan e Shou Mei. Sebbene di solito i tè verdi e i tè neri siano valutati singolarmente, questo non è il caso del tè bianco. I tre tipi di tè bianco cinese possono essere infatti considerati come tre gradi famiglie principali.

Silver Needle fa riferimento al tè bianco con la più alta gradazione e dovrebbe consistere solo del germoglio non aperto della cultivar Da Bai.

Il Bai Mu Dan può essere considerato il tè bianco di gradazione media perché è costituito dal germoglio e dalle prime due foglie del picciolo.

Shou Mei può essere considerato il tè bianco cinese con la gradazione inferiore.

Il tè Silver Needle più apprezzato è noto come White Hair Silver Needle (Baihao Yinzhen in cinese).

Questo particolare tipo di tè, essendo prodotto solo con i germogli migliori, non è solo considerato il miglior tipo di tè Silver Needle, ma anche il più pregiato e, di conseguenza, il più costoso.

Queste distinzioni sono puramente illustrative, perché ci sono altri tipi di tè bianchi che si trovano al di fuori del classico triumvirato dei tè bianchi del Fujian.

Ad esempio, il Mo Xiao Yu Ya è un tè bianco molto apprezzato e difficilmente reperibile al di fuori della Cina.

Lo Shuo Mei: Una specialità cinese unica

Lo Shou Mei è un tipo di tè bianco particolarissimo perché per ottenerlo vengono utilizzate le foglie più mature raccolte a fine stagione. Successivamente questo tè bianco viene appassito per così tanto tempo da venire poi sottoposto nella maggior parte dei casi a periodi di ossidazione molto brevi.

Per questo motivo, spesso lo Shou Mei è descritto come un tè dal gusto floreale simile ai tè oolong leggermente ossidati.

Shou Mei è stato storicamente un tè “da contadini”. Tuttavia, con l’aumento dell’interesse per il tè in tutto il mondo, le aziende produttrici di tè hanno iniziato a introdurlo come un tè pregiato.

Per tanti anni, Shou Mei è stato tradizionalmente venduto ai contadini a costi molto bassi e i produttori di tè, dopo la raccolta, ne possedevo nei loro magazzini in grandi quantità.

Pertanto, era un’abitudine per le compagnie del tè evidenziare l’anno della raccolta di uno Shou Mei, come se il tè migliorasse col tempo così come il vino.

Certamente il sapore e l’aroma di Shou Mei cambiano col tempo. Tuttavia, se tali modifiche debbano essere considerate responsabili di un miglioramento della qualità del tè o meno, dipende tutto dal gusto di chi lo beve.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *